Vinitaly 2018. Il nostro reportage
Anche questa edizione del Vinitaly si è conclusa e come ogni anno ci troviamo a confrontarci con i numeri legati all'andamento del mercato del vino mondiale e con i gusti e le tendenze che cambiano dei consumatori. Se il Vinitaly chiude con la notiza del record delle esportazioni del vino italiano nel 2018 (+13%) e con la convinzione che serve puntare sempre più verso una crescita qualitativa dell’internazionalizzazione del vino made in Italy, emergono alcune macro tendenze, come l'avanzata dei Rosè, soprattutto nel mercato Usa, e la richiesta sempre maggiore di vini bio o sostenibili (sondaggio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor).
Tendenze che trovano conferme concrete nel nostro Vinitaly: da un lato, la curiosità per l’ultimo nato in casa Umani Ronchi, La Hoz Rosè - metodo classico da uve Montepulciano in affinamento sui lieviti per 30 mesi, dall'altro l'aumento costante della richiesta sia da parte del mercato italiano che dai mercati stranieri per la nostra linea biologica: Centovie, Vecchie Vigne, Casal di Serra, Montipagano.
E poichè il Vinitaly comprende sempre nuovi mondi legati al vino, in questa edizione si è parlato di Enoturismo e delle potenzialità della Wine Hospitality di qualità. Un segmento all'interno del quale la nostra Cantina si sta muovendo sviluppando percorsi che contemplano visite e degustazioni guidate assieme all'ospitalità in senso stretto. Attraverso il rinnovato Grand Hotel Palace Ancona con suite dedicata al vino, il Wine Not? Wine Bar con un focus sulle etichette del territorio, e la country house Villa Bianchi nella zona del Verdicchio, con sala privata per le degustazioni, l’offerta Umani Ronchi diventa realmente completa e articolata per esperienze enoturistiche personalizzate.
Nella gallery il reportage fotografico dal Vinitaly, a cura di Raffaella Brecciaroli.