Vendemmia 2015 – Un report dettagliato in attesa di bere i vini della nuova annata
L'andamento climatico e fitosanitario
La stagione 2015 è stata caratterizzata da un autunno/inverno piovosi e piuttosto miti, la primavera ha contribuito, insieme alla prima parte dell’estate, ad incrementare, fino a valori decisamente superiori alla media, l’accumulo idrico dei nostri terreni. L’estate è stata classificata dagli statistici del meteo come una delle più calde degli ultimi 120 anni e solo grazie alla grande riserva d’acqua, resa disponibile dal suolo, i nostri vigneti sono riusciti a superare giornate di caldo davvero torrido, accumulando un importante anticipo sull’epoca di maturazione. Nulla da dire riguardo l’aspetto fitosanitario con una difesa che è stata condotta senza alcun particolare problema, sia nei vigneti biologici che in quelli convenzionali, permettendoci di ridurre significativamente il numero degli interventi antiparassitari ed in particolare di fare completamente a meno di degli antibotritici.
Epoca di vendemmia
Come anticipato sopra, la conseguenza dell’andamento climatico descritto è stata una vendemmia che è iniziata con circa tre settimane di anticipo sulla media storica ed è praticamente finita nel mese di settembre. Come al solito il vigneto che ha inaugurato la vendemmia è stato quello dello chardonnay, destinato alla base spumante, fatto il 5 Agosto. Il Verdicchio è stato raccolto a partire dal 30 dello stesso mese ed i Montepulciano, sia del Conero che Abruzzesi, tra la metà e la fine di settembre.
Qualità e Quantità
Un’annata in cui abbiamo fatto tesoro dell’esperienza maturata nelle vendemmie 2003, 2007, 2011 e 2012, annate altrettanto calde, dove determinante ai fini qualitativi è la gestione dei tempi di raccolta; sono state fatte scelte volte a mantenere il patrimonio acido ed aromatico delle uve a bacca bianca e a preservare l’integrità e la fragranza del frutto, evitando anche sovra-estrazioni in cantina, per quelle a bacca nera.
Concludendo, possiamo dire che l’annata ha dato eccellenti risultati tanto da poter essere ricordata come una delle migliori in decenni per i vini rossi ed, in particolare, per il Montepulciano.
Unica nota leggermente stonata è legata ad un calo della produzione di circa 8/9% sul 2014.