Immagini e feedback del nostro Vinitaly 2017
Se il Vinitaly si conferma una fiera sempre più specializzata, capace di aprire un confronto di livello sul vino, con un pubblico italiano ed internazionale prevalentemente trade, noi vi raccontiamo come sono stati vissuti i vini Umani Ronchi e vi portiamo idealmente dentro al nostro Vinitaly, condividendo le immagini e i momenti più significativi di questa 51°edizione, dentro e fuori fiera!
Prima del Vinitaly i dati Istat parlavano di un apprezzamento generale da parte della domanda estera per il Vigneto Marche (soprattutto da Cina, Russia, Nord ed Est Europa), con un aumento delle esportazioni nel 2016 del 3,8%, per un valore di circa 50 milioni di euro. Con questa premessa, abbiamo ricevuto riscontri molto positivi anche sul Verdicchio come vitigno in generale, e sui prodotti di fascia medio alta: dal Casal di Serra BIO al Vecchie Vigne e Plenio. Senza andare troppo lontano, i due rossi protagonisti sono stati il Pelago 2012, che ha accolto commenti interessanti sotto l’aspetto enologico e sotto il profilo dell’immagine, e il Campo San Giorgio 2011 che ha confermato di essere una versione di Montepulciano in purezza che punta tutto su eleganza e finezza.
Novità assoluta di questa edizione è stato il Centovie, il Pecorino prodotto nella tenuta di Roseto degli Abruzzi tutta coltivata in biologico, con due anni di affinamento in parte in acciaio e in parte in legno grande. Un vino che, con le sue caratteristiche tipiche del vitigno Pecorino e del terroir abruzzese, si posiziona accanto agli altri due vini a bacca bianca più rappresentativi dell’azienda, il Plenio e il Vecchie Vigne. Il Centovie rappresenta il primo progetto importante targato Abruzzo.
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Ci vediamo a Vinitaly 2018