Giacomo Tachis, l’enologo “mescolatore”, ricordato da Massimo Bernetti su Civiltà del Bere
Il 6 febbraio 2016 è scomparso Giacomo Tachis, artefice del Rinascimento del vino italiano, l’uomo che ha fatto scoprire al mondo il made in Italy enologico. Ha messo in evidenza l’unicità del vino mediterraneo, senza mai imporre il suo stile personale ma interpretando il “genius loci” delle molteplici regioni dove ha lavorato dalla Toscana, alla Sardegna, dal Trentino alle Marche.
Civiltà del Bere, noto magazine di cultura enogastronomica, lo ha voluto ricordare in un convegno a Milano lo scorso 29 febbraio, ma anche nelle pagine della rivista con le parole dei produttori-amici che negli anni hanno lavorato con lui.
La collaborazione con Umani Ronchi è iniziata dopo un pranzo in riva al mare, sulla riviera del Conero, e Massimo Bernetti ricorda su Civiltà del Bere quel primo incontro che ha dato il via ad un rapporto durato circa 10 anni. Un capitolo importante per la storia della cantina che deve all’intuizione del grande enologo la nascita, nel 1994, di uno dei suoi vini più noti e internazionale. Insieme decisero di scegliere un nome che ricordava il mare, e lo chiamarono Pelago.
In allegato alcuni brani estratti della monografia di Tachis sul numero 2/2016 di Civiltà del Bere.