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Vendemmia 2024, il report di una nuova annata!

La raccolta di metà ottobre delle uve Sauvignon Blanc intaccate dalla muffa nella sua forma più nobile e destinate al Maximo, chiude la vendemmia 2024. Ripercorriamo l'andamento climatico e vendemmiale di questa annata: il report, a cura del nostro Responsabile Agronomico Luigi Piersanti.

 

L’annata 2024 si inserisce al primo posto, nella classifica delle annate più calde del secolo.
Dopo un inverno mite e asciutto è iniziata una primavera calda e piuttosto avara di precipitazioni nel mese di Marzo e fino alla seconda decade di Aprile, seguita da una fase inaspettatamente molto più fredda della media che ci ha accompagnato fino alla fine del mese di Maggio.

L’estate ha fatto registrare temperature decisamente elevate con una piovosità che fortunatamente è stata ben distribuita su tutto il periodo, sia pur con accumuli estremamente contenuti in particolare nella fascia costiera.

 

Settembre è stato un mese che, pur con qualche evento piovoso, ci ha permesso di portare avanti la vendemmia nei tempi e nei modi programmati. Il risveglio vegetativo è stato caratterizzato da un forte anticipo tanto che nei primi giorni di aprile si potevano vedere i primi germogli, di conseguenza è stata anticipata anche la fioritura leggermente sfavorita dalle basse temperature di fine aprile/inizio maggio che hanno causato colature abbastanza diffuse.

 

Dopo una caldissima estate siamo giunti in vendemmia in tempi record tanto da iniziare con le basi spumante Chardonnay nei primi giorni di Agosto. Abbiamo completato la raccolta delle uve Verdicchio a metà settembre e dei Montepulciano, sia nel Conero che in Abruzzo, alla fine della prima decade di ottobre.

 

Le particolari condizioni di umidità e temperature della fine di settembre hanno permesso lo sviluppo delle muffe nobili sul Sauvignon Blanc del nostro Maximo tanto che abbiamo potuto effettuarne la raccolta già a metà ottobre.

 

Non abbiamo dovuto gestire particolari criticità dal punto di vista fitosanitario mentre una notevole cura e attenzione abbiamo dedicato alla gestione di tutte le tecniche utili a minimizzare i danni da calore e siccità, tra queste, la corretta gestione dei suoli e della potatura verde risultano quantomai determinanti in annate come questa.

 

Anche quest’anno, grande attenzione abbiamo dedicato alla determinazione del giusto momento di raccolta con l’obiettivo di centrare il miglior compromesso possibile tra maturità, eleganza e freschezza. Quanto sopra ci ha fatto impegnare anche più di cento persone al giorno per ultimare nel minor tempo possibile la raccolta delle uve che giudicavamo pronte.

 

Ancora presto per dare un giudizio definitivo sull’annata dal punto di vista qualitativo anche se ci aspettiamo ottimi vini, possiamo invece concludere che è stata una vendemmia abbastanza scarsa dal punto di vista quantitativo con una flessione molto importante in Abruzzo dove abbiamo avuto rese inferiori del 50% rispetto alla media storica mentre nelle Marche ci attestiamo attorno al 25/30% in meno rispetto alla stessa.